Centri socio-occupazionali e Laboratori protetti
Modalità di accesso
L'ammissione è disposta su valutazione dell'Ass. Sociale ratificata da commissione UVM
Responsabile del servizio
Responsabile d'area Territoriale
Normativa di riferimento
Link utili
regolamento Asp
Sono strutture socio-sanitarie a carattere diurno, destinate a persone con disabilità “medio – gravi”, che avendo concluso il percorso scolastico e formativo, per le caratteristiche personali non sono in grado di affrontare autonomamente percorsi di inserimento lavorativo ma necessitano di appoggio e supervisione per svolgere attività occupazionali di diversa natura, anche per conto di Ditte esterne.
In relazione al diverso livello di gravità degli utenti e di possibile coinvolgimento nelle attività degli stessi, è previsto un diverso rapporto educatore/numero di utenti; queste strutture sono denominate Centri socio-occupazionali (maggior supporto educativo) e Laboratori protetti.
Nel territorio del circondario entrambe le tipologie sono gestite da cooperative sociali e/o da associaizoni in base ad una convenzione sottoscritta fra gli stessi gestori, l’Azienda Usl di Imola e l’ASP Circondario Imolese.
Attualmente nel territorio del circondario imolese sono attive le convenzioni con due Centri socio occupazionali:
La Tartaruga a Toscanella di Dozza gestita da Seacoop e Cuberdon a Imola gestito da Associazione di Promozione Sociale Cuberdon
e quattro Laboratori protetti:
Girasole a Medicina (Coop Solco); Zabina a Castel San Pietro Terme (Coop Solco); Lavanderia 4 Castelli a Toscanella di Dozza (Coop Quattro Castelli); Laboratorio protetto c/o Giovani Rilegatori a Imola (Coop Giovani Rilegatori).
Il percorso di accesso alla rete dei Centri occupazionali e Laboratori protetti è unico per tutto il territorio del Circondario Imolese. La presa in carico avviene su segnalazione da parte di altri servizi o su accesso diretto della persona o del familiare presso lo Sportello Sociale; il conseguente percorso di presa in carico, in genere ad opera dell’Assistente Sociale di riferimento e di un educatore/trice professionale, prevede una fase osservativa e valutativa delle competenze acquisite o potenziali ed infine di progettazione del percorso individuale.
L’ammissione degli utenti alla struttura indicata è parte di un progetto complessivo di sostegno all'individuo e/o al nucleo che viene definito all'interno della Commissione UVM (Unità Valutazione Multifunzionale), cui partecipano professionisti dell'ambito sociale di ASP e dell'ambito sanitario dell'AUSL.
Le famiglie compartecipano ai costi di gestione relativamente ai servizi di mensa e trasporto casa/centro, qualora ne usufruiscano e ove non disposto diversamente.